Con l’approvazione della delibera 154 del 19 febbraio scorso, è stato attivato il percorso per la presentazione delle domande per il riconoscimento dei danni provocati dal lupo alle aziende zootecniche.

La Confederazione apprezza l’azione che la Regione sta facendo; il superamento del regime “de minimis” mette in condizione gli allevatori di avere un giusto riconoscimento per il danno subito, e auspichiamo, che oltre allo stanziamento iniziale, vengano destinate le opportune risorse per far fronte in maniera tempestiva a tutte le richieste.

Tuttavia il risarcimento dei danni rappresenta solo una parte di un problema ben più complesso, al quale dovrà essere trovata al più presto una soluzione; ripristinare l’equilibrio tra il territorio, gli allevamenti ed i predatori rimane una priorità, al fine garantire la sopravvivenza del comparto zootecnico, che in molte realtà è l’ultimo baluardo nei confronti dell’abbandono.

Per quanto concerne il bando – aperto con un decreto di inizio marzo – è previsto che potranno presentare la richiesta di indennizzo, tutti gli allevatori di ovini, caprini, bovini, suini ed equini le cui Unità di Produzione Zootecnica (UPZ) ricadono nel territorio regionale toscano, a patto che risultino classificate come PMI attive nella produzione primaria.

Il sostegno verrà riconosciuto in relazione al numero dei capi, sia per danni diretti (animali uccisi/abbattututi a seguito delle ferite riportate), che per quelli indiretti (costi veterinari, trattamento di animali feriti, ecc.).
Con la delibera si stabilisce che potranno richiedere il sostegno gli allevatori vittime di eventi predatori subiti dal 1 gennaio 2017, fino al 31 dicembre 2020.

Per i danni subiti nel mese di dicembre 2016, che attualmente non è compreso tra i periodi indennizzabili né nel vecchio bando, né in quello nuovo, verrà predisposto uno specifico provvedimento, poiché le richieste di risarcimento relative a tale periodo dovranno essere erogante ancora in funzione del regime “de minimis”.
Le istanze potranno essere presentate fino al 31 marzo 2018.

Per la formazione della graduatoria degli aventi diritto saranno applicati progressivamente i seguenti criteri: 1. IAP giovani (età anagrafica inferiore a 40 anni); 2. IAP in zone montane e svantaggiate; 3. Altri IAP; 4. Imprenditori agricoli ai sensi dell’art.2135 del codice civile.

Le risorse ad oggi a disposizione ammontano a 100.000 euro, ma è intenzione dell’amministrazione regionale dare risposta a tutte le richieste.

Per la compilazione delle domande ed eventuali informazioni, sarà possibile rivolgersi agli uffici territoriali della Confederazione. (f.sa.)