All’incontro in Regione hanno partecipato i rappresentanti della Cia di tutta la Toscana
Le proposte di Cia Toscana per risollevare l’agricoltura toscana sui tavoli delle istituzioni. Una delegazione di Cia Toscana, con il presidente Valentino Berni, il direttore Giordano Pascucci, i vicepresidenti regionali ed i componenti del Comitato Esecutivo di Cia Toscana, i direttori provinciali e il presidente e vice i Anp, sono stati ricevuti dalla presidenza del Consiglio regionale. Il Presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo, con i vicepresidenti Stefano Scaramelli e Marco Casucci.
“C’è bisogno di un impegno importante – ha sottolineato il presidente Berni -. E’ necessario che la politica e le istituzioni comprendano le molteplici difficoltà del settore, che come Cia Toscana ribadiamo da tempo; servono politiche adeguate che rimettano al centro l’agricoltura. Bisogna riuscire a dare maggiore valore ai prodotti agricoli toscani, perché la differenza fra ciò che rimane all’agricoltore e quello che spende il consumatore finale è davvero abissale. Le altre priorità sono la gestione dell’acqua, emergenza ungulati. Dall’incontro è emerso l’impegno a verificare con i capigruppo la possibilità di redigere un atto di indirizzo del consiglio per un impegno ‘concreto’ per la risoluzione delle problematiche evidenziate da Cia”.
Solo il 9% dell’agricoltura toscana ha acqua a disposizione: “La gestione dell’acqua è un problema che evidenziamo da anni, non è più rimandabile – ha affermato il presidente Berni -, ma nell’ultimo periodo gran parte delle nostre produzioni toscane ha sempre più bisogno di acqua, dai vigneti agli oliveti. Fin quando l’acqua non c’è, non ci rendiamo conto delle possibilità di sviluppo che l’acqua può creare, in fatto di produzioni, investimenti ed occupazione. Bisogna spingere anche il Governo in questa direzione”.
Il confronto con il presidente Mazzeo e i vicepresidenti del Consiglio regionale, è stata un’occasione per affermare, ancora una volta, la centralità dell’impresa agricola e del suo reddito, rimarcando l’esigenza che il settore ha bisogno di risposte concrete ed interventi adeguati alla situazione e contingenze, anche perché quelli assunti fino ad oggi a vari livelli, risultano carenti, parziali ed insufficienti.