I cambiamenti climatici devono essere maggiormente considerati, non è più possibile rimandare l’attuazione di piani azioni di mitigazione ed emergenza
Sono circa 140mila gli anziani non autosufficienti in Toscana, quasi 130mila quelli che vivono soli e che, magari, nelle situazioni di emergenza non hanno la forza di chiedere aiuto. E le ripetute alluvioni che hanno colpito la Toscana in queste settimane hanno comportato non solo danni materiali, ma anche la perdita di vite umane, soprattutto di persone anziane.
A dirlo è l’Anp Cia Toscana – l’Associazione nazionale pensionati della Cia Agricoltori Italiani della Toscana, che ribadisce come sia urgente non trascurare queste tematiche. “Tutto questo – evidenzia Anp Toscana – ci pone di fronte a un’emergenza nell’emergenza: riuscire a guardare avanti per far sì che eventi climatici di questa intensità non comportino perdite né umane né economiche”.
“Alcuni territori della nostra regione sono economicamente in ginocchio – sottolinea Enrico Vacirca, presidente Anp Toscana – e sarà necessario molto tempo per far sì che si rimettano in sesto. Sono molte, troppe diremmo, le famiglie che hanno perso tutto. E che dire delle persone che hanno perso la vita? Loro rappresentano il simbolo di quello che sta accadendo e al quale dobbiamo in qualche modo cercare di porre rimedio. Lo abbiamo visto: a perdere la vita, fin troppo spesso, in questi eventi sono persone anziane che, magari per mettere in salvo qualcuno o qualcosa, non riescono a fronteggiare la violenza dell’evento climatico”.
Durante le emergenze a morire sono soprattutto gli anziani – continua l’Anp Toscana -, è accaduto anche in questa ondata di maltempo, tutte le 8 vittime avevano più di 65 anni: un dato che ci deve far riflettere.
Per Anp Toscana, terminata la fase emergenziale, è necessario pensare a una rete di sostegno per queste persone che non possono né devono sentirsi abbandonate a fronteggiare eventi sempre più estremi.
A preoccupare l’Anp Toscana anche la situazione delle Residente Sanitarie Assistite (RSA) che si sono rivelate, ancora una volta, inadeguate nell’offrire assistenza e protezione ai propri ospiti.
“E’ una situazione, quella delle RSA, che non possiamo veramente accettare – ribadisce l’Anp Toscana -. Serve che siano presi provvedimenti e che le strutture sanitarie siano messe in condizione di offrire quel luogo sicuro per le persone anziane che dovrebbero essere. Non è più il tempo di girarsi dall’altra parte, sperando che i problemi si risolvano da soli”.
L’Anp della Toscana non pretende di avere tutte le risposte. “Siamo disposti a parlare nelle sedi opportune con tutti i soggetti interessati, sia la Regione o le varie Aziende sanitarie, dei tanti problemi che ci vengono riportati – dichiara Maria Giovanna Landi, vicepresidente Anp Toscana –, in modo che si possano trovare le soluzioni migliori per far sì che anche le persone anziane, specialmente se sole, possano avere garantita la propria sicurezza con strumenti e strutture affinché questa tutela sia reale e concreta”.
“D’altro canto – aggiunge Landi – i problemi generati dai cambiamenti climatici sono qualcosa con cui dovremo fare i conti, anno dopo anno, sempre di più, pertanto è importante e necessario studiare fin da adesso possibili soluzioni ai problemi che, ogni volta, si evidenziano”.