I temi della quinta e ultima visita di studio e di scambio delle buone pratiche del progetto
Ultima meta delle visite di studio e di scambio delle buone pratiche del progetto INN-Pratica è stata la Francia e più precisamente il VAR, dipartimento della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra nel sud est del Paese.
La regione si affaccia sul mediterraneo e si estende nell’entroterra fino al confine con le alpi Marittime. È caratterizzata dalle estese spiagge mediterranee, da importanti massicci montuosi e dai suoi rinomati vigneti. La visita si è svolta nei giorni 8 e 9 Ottobre ed è stata guidata dalla Camera di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia (CCIF) che ha accolto il partenariato di Inn Pratica nonché gli esperti che hanno aderito e partecipato.
Filo conduttore dei due giorni di studio è stata la formazione declinata secondo molteplici aspetti però con l’unico obiettivo di creare una comunità consapevole dei propri punti di forza e delle proprie necessità di potenziamento per la crescita collettiva. Formazione dunque come fulcro per educare le generazioni future alla cooperazione, al fare insieme per rafforzare i territori e garantire un alto livello di qualità della vita.
La prima giornata è iniziata con la visita al Campus Provence Verte una scuola agraria che accoglie studenti delle scuole medie e superiori, fortemente orientata all’innovazione sia tecnica che sociale. Molto interessante il progetto della Cucina Centrale che vede la realizzazione di una cucina professionale per la produzione di pasti da destinare alle mense scolastiche e alle RSA del territorio e che utilizzerà per la produzione dei pasti produzioni agricole e materie prime locali.
Da un punto di vista delle produzioni agricole la regione del VAR è caratterizzata dalla viticoltura molto diffusa e di fondamentale importanza per il territorio. Negli ultimi anni tuttavia molti dei viticoltori del territorio hanno sentito la necessità di esplorare produzioni alternative alla viticoltura con l’obiettivo di diversificare e hanno anche introdotto pratiche agronomiche più sostenibili per l’ambiente così da valorizzare il territorio. Sempre più aziende hanno adottato pratiche di agricoltura rigenerativa, di biodinamica e hanno introdotto l’agroforestazione.
Il concetto dell’agricoltura vivente è stato il leitmotiv della narrazione di tutte le aziende visitate da quelle viticole a quelle zootecniche ed esprime la vitalità complessiva del suolo, delle colture e degli animali che su quel territorio vivono e impattano.
Il secondo giorno i partecipanti hanno incontrato il sindaco di Rocbaron che ha illustrato il progetto avviato nel 2023 con La Fattoria Orticola Comunale e che ha lo scopo di rifornire le mense scolastiche e di offrire uno strumento concreto per la sensibilizzazione alla sana alimentazione. Il progetto si colloca in una più ampia visione di sviluppo dell’autonomia alimentare e supporto all’agricoltura locale il cui sviluppo è strategico per la sostenibilità sociale e ambientale di un territorio. Ospitalità rurale, filiera corta, programmazione culturale sono gli ambiti in cui opera il Montrieux le Hameau, un antico monastero nel Parco naturale della Sainte-Baume trasformato in un luogo polifunzionale che ospita alcuni alloggi, una locanda, un orto sperimentale, residenze artistiche e artigianali. La narrazione ha messo in evidenza come il modello che si è sviluppato sia ad alto impatto sociale e ambientale e possa essere di ispirazione per progetti di sviluppo territoriale attraverso forme di socio – agricoltura innovative.

Tratto da Dimensione Agricoltura n. 11/2025




