Ministro Martina, si è chiuso il semestre di presidenza italiana dell’Unione europea. Le chiedo un bilancio.
È stato certamente un semestre particolare. La fine del lavoro di una commissione e l’inizio della nuova commissione Juncker. Una legislatura che è partita con un parlamento completamente rinnovato. Credo di poter dire, per quel che ci riguarda, che è stato un semestre positivo, importante. Abbiamo dovuto gestire emergenze molto delicate, si pensi solo al blocco dell’import dalla Russia, all’embargo russo su alcune produzioni, l’ortofrutta, il lattiero-caseario. Devo dire che abbiamo dovuto gestire anche alcune scelte sbagliate della vecchia Commissione, penso in particolare alla proposta della Commissione Barroso di tagliare 400 milioni di euro di aiuti diretti agli agricoltori europei, proposta che noi abbiamo respinto e che, per fortuna, la nuova Commissione ha sostanzialmente azzerato grazie all’iniziativa della presidenza italiana.
Ministro, abbiamo seguito con molto interesse, e ne abbiamo ampliamente riferito, la conferenza di Palermo per il rilancio della politica agricola euro-mediterranea. Un rilancio di cui si sentiva fortemente il bisogno.
Credo che sia stata uno degli elementi positivi che abbiamo offerto a tutta la discussione europea. Dopo 10 anni siamo tornati ad organizzare un vertice euro-mediterraneo sulla cooperazione agricola. L’abbiamo tenuto a Palermo, ha avuto successo ed ha suscitato grande attenzione da parte di tutti i Paesi. Insomma abbiamo gettato le basi di una nuova alleanza, di una nuova cooperazione progettuale tra l’Europa ed il quadrante mediterraneo in particolare sui temi agricoli. Abbiamo solo iniziato ad indagare ed a confrontarci sul lavoro quotidiano con gli altri paesi europei, ma ce ne era bisogno, perché da oltre 10 anni non si discuteva a questo livello di cooperazione agricola.
Ministro, entriamo nei mesi che precedono l’Expo di Milano. Il 1° maggio è vicino, ma non le faccio la domanda se saremo pronti per quella data perché, nonostante le difficoltà di questi mesi, è scontato che sarà così. Le chiedo invece di ricordarci l’importanza dei temi che saranno trattati.
Più ci si avvicina all’apertura di maggio, più ci si rende conto che il grande tema “Nutrire il pianeta, energie per la vita” è il grande tema del nostro futuro, è un grande tema di relazioni internazionali, è il grande tema geopolitico dei prossimi anni.
Devo dire che l’attenzione sta crescendo. Noi stiamo preparando questo percorso che si definirà con la “Carta di Milano”, un importante atto di impegno per i cittadini, le istituzioni, le associazioni e le imprese. Sarà un grande momento di partecipazione consapevole su un tema dominante, quello della sfida alimentare globale, dell’equilibrio fra domanda ed offerta alimentare, della sostenibilità dei modelli di sviluppo.
Un grande impegno da onorare, ma la nostra agricoltura è fatta, anche e soprattutto, di piccoli imprenditori che portano avanti il loro impegno con passione e fatica. Tutte queste persone cosa possono attendersi dall’anno da poco iniziato?
La nostra agricoltura è fatta proprio da queste persone. 9 aziende italiane su 10 sono a carattere familiare. Quando guardiamo all’impresa agricola del nostro paese dobbiamo avere a riferimento soprattutto loro. Io non mi nascondo che dobbiamo affrontare dei passaggi delicati. Abbiamo avuto un 2014 molto complicato anche solo dal punto di vista atmosferico,e non e’ poco,e abbiamo davanti delle sfide di grande portata. Quello che posso dire è che guardando alla fatica,al lavoro di queste imprese,sento la necessità,la responsabilità di fare ogni giorno bene il mio lavoro di mettere il ministero al servizio di queste imprese.
È quello che abbiamo cercato di fare in questi mesi. Abbiamo iniziato ad affrontare alcuni nodi. Nelle prossime settimane faremo un grande salto in avanti sul versante della lotta alla burocrazia, punteremo sulla semplificazione amministrativa. Siamo riusciti a preparare questo piano di semplificazione che abbiamo chiamato “Agricoltura 2.0”. Nei mesi di febbraio-marzo prossimi per la prima volta si potrà inviare la domanda precompilata Pac direttamente online. Stiamo poi semplificando il più possibile le procedure e stiamo accompagnando il sistema agricolo italiano anche dal punto di vista degli investimenti.
Abbiamo presentato un piano molto impegnativo. Abbiamo portato avanti un lavoro che non era mai stato fatto anche sul versante dell’abbattimento dei costi del lavoro. Si pensi solo al fatto che per la prima volta anche il settore agricolo entra a pieno titolo in tutti i pacchetti di decontribuzione, compreso l’ultimo varato con la legge di stabilità, cioè contributi zero per chi assume per tre anni. Quindi stiamo facendo veramente il massimo per spingere il settore, il sistema agroalimentare italiano, consapevoli del fatto che si tratta di un pilastro fondamentale della nostra economia. E lo sarà sempre di più in futuro.
Sandro Capitani, Radio 1 Rai – La Terra
Puoi ascoltare l’intervista audio al ministro Martina a questo link: http://goo.gl/E9utlb