«Auspichiamo che il voto di ieri sia propedeutico a una modifica della direttiva habitat, per una gestione più flessibile della specie lupo nelle aree interne».
Questo il commento di Cia Agricoltori Italiani Toscana, dopo il via libera alla riunione del Coreper degli Stati membri Ue all’inserimento del lupo nell’allegato III della Convenzione di Berna. Questo per Cia Toscana è un primo passo per il cambio di status nella protezione della specie, che andrà a garantire una maggiore flessibilità nell’affrontare i casi più difficili di coesistenza tra i lupi e le comunità.
Con l’apertura UE – evidenzia Cia Toscana – che auspichiamo che venga confermata con la direttiva habitat, è necessario che anche a livello italiano ci siano iniziative coerenti per superare questa criticità. Nel recente passato, purtroppo, c’è stata un’analoga iniziativa comunitaria che però non ha avuto conseguenze. A fronte di questa apertura, c’è la necessità che gli stati membri, Italia e la nostra Regione Toscana adottino politiche coerenti con gli indirizzi europei; politiche che in passato non ci sono state e che hanno portato ad un aumento del numero dei lupi con conseguente danni devastanti per i nostri allevatori.
“Il nostro obiettivo è una pianificazione razionale nella gestione del territorio a tutela della biodiversità. Solo così, potremo riportare equilibrio nel rapporto fra attività agricola e fauna selvatica – sottolinea Valentino Berni, presidente Cia Toscana -. L’azione predatoria del lupo sui nostri allevamenti estensivi è diventata, infatti, insostenibile e i fenomeni di abbandono imprenditoriale sono sempre più frequenti”.
Cia Toscana ritiene, dunque, che serva un approccio equilibrato e condiviso a livello europeo per una gestione adeguata delle popolazioni di lupo, a protezione degli ecosistemi e nel rispetto delle peculiarità territoriali e delle esigenze locali.