La presentazione ufficiale del disegno di legge di bilancio per il 2024, vede diverse novità, la principale è l’abbandono di quota 104 e la conferma di quota 103.

La misura centrale è la proroga di un anno di quota 103. Tuttavia chi aderirà avrà l’assegno decurtato due volte:

  • L’intera pensione sarà calcolata con il sistema contributivo;
  • La misura dell’assegno non potrà risultare superiore a €2.272 sino al compimento dell’età di 67 anni.

Cambiano le “finestre”, cioè il tempo di attesa che deve trascorrere tra la maturazione dei requisiti ed il primo pagamento della pensione. Rispetto agli attuali 3 mesi l’attesa sale a 7 mesi e a 9 mesi per i dipendenti pubblici. Per il resto l’impianto della misura è lo stesso dell’attuale Quota 103.


Pensioni. Le altre novità del disegno di legge della legge di bilancio

Opzione Donna. Viene confermata con le restrizioni attuali a condizione che siano stati raggiunti 61 anni e 35 anni di contributi al 31
dicembre 2023. Restano le riduzioni di un anno del requisito contributivo per ogni figlio sino ad un massimo di due anni
e le “finestre” di 12 mesi per le dipendenti e 18 mesi per le autonome.

Ape Sociale. Viene prorogata sino al 31 dicembre 2024 ma sale il requisito anagrafico: si potrà accedere con almeno 63 anni e cinque mesi. Salta l’ampliamento delle categorie di lavoratori gravosi riconosciute nel biennio 2022-2023. Viene aggiunta la regola dell’incumulabilità totale della prestazione con i redditi di lavoro dipendente o autonomo ad eccezione del lavoro occasionale entro un massimo di €5.000 annui. L’assegno è sempre calcolato col sistema misto ma con le limitazioni dell’importo massimo a €1.500 lorde mensili, fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia.

Contributivi puri. I soggetti privi di anzianità al 31.12.1995 viene eliminato il limite di 1,5 volte l’assegno sociale per l’accesso alla pensione di vecchiaia a 67 anni con almeno 20 anni di contributi, ma viene inserito un limite diversificato per accedere alla pensione a 64 anni e 20 anni di contributi. In particolare si sale a 3 volte l’assegno sociale salvo si tratta di donne con figli nel quale caso la soglia resta pari a 2,8 volte se c’è solo un figlio e scende a 2,6 volte in presenza di almeno due figli.

La pensione a 64 anni e 20 anni di contributi ha ulteriori restrizioni:

  • L’assegno non potrà eccedere le 5 volte il minimo Inps sino al raggiungimento dei 67 anni. Oggi non c’è limite;
  • Avrà una “finestra” di 3 mesi dalla maturazione dei requisiti;
  • Il requisito contributivo di 20 anni dovrà essere adeguato alla speranza di vita ISTAT.

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