Con la pubblicazione del Decreto Legge Competitività, sono in vigore dal 21 agosto alcune norme che attengono l’ambiente e l’energia fra queste l’utilizzo delle buste per la spesa monouso non biodegradabili e compostabili e che interessa anche le aziende agricole che fanno vendita diretta.

La suddetta legge fa scattare dal 21 agosto 2014 le sanzioni previste per l’uso e la commercializzazione dei sacchetti per la spesa in plastica non conformi alle caratteristiche tecniche previste.

Le sanzioni amministrative che si applicano anche se le buste sono cedute al consumatore a titolo gratuito e partono da 2.500 euro.

È stato confermato dal Ministero che le  tipologie di sacchetti sono due:

  • Shopper biodegradabili e compostabili. Gli unici sacchetti monouso commercializzabili in Italia sono quelli conformi allo standard UNI EN 13432:2002.
  • Shopper  riutilizzabili  più  volte. È  inoltre  consentita  la  distribuzione  dei  sacchetti riutilizzabili realizzati con altri polimeri purché rispondono contemporaneamente a determinati requisiti. Nello specifico per i sacchetti utilizzati nel settore alimentare, è richiesto uno spessore di 200 micron per quelli con manici esterni e uno spessore di 100 micron per quelli con manico “a fagiolo”(cioè senza manici esterni). Il testo prevede inoltre che i sacchetti riutilizzabili in polietilene contengano almeno il 30% di plastica riciclata, per quelli ad uso alimentare.