Saccardi: “Un riconoscimento alla capacità di coltivare e amministrare nella tutela dell’integrità e dell’identità del territorio”

I borghi di Pienza e Montepulciano (SI) sono stati scritti nel registro nazionale dei paesaggi rurali storici con una candidatura unica.

L’iscrizione è avvenuta alla presenza del ministro dell’agricoltura Stefano Patuanelli che ha dichiarato che le aree iscritte  nel registro nazionale saranno oggetto di finanziamenti  ad hoc nell’ambito della prossima PAC per la conservazione e la valorizzazione degli assetti paesaggistici tradizionali.

“Un riconoscimento che ci rende orgogliosi e rende onore ai nostri agricoltori e ai nostri amministratori – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – che negli anni hanno saputo mantenere l’ integrità e valorizzare i caratteri identitari tipici di questi territori che presentano solo sporadici fenomeni di abbandono e  evidenziano invece il mantenimento delle caratteristiche peculiari di un paesaggio policolturale che svolge anche una funzione di valore aggiunto non riproducibile dalla concorrenza per lo sviluppo del territorio rurale. Bene dunque hanno lavorato i custodi di questo nostro patrimonio che con questo riconoscimento conferma, anzi rafforza, il suo valore”.

“I paesaggi rurali storici contengono la complessa storia di un luogo o di una regione – ha detto Mauro Agnoletti coordinatore della segreteria scientifica  dell’Osservatorio Nazionale  del Paesaggio Rurale  – che ancora si può leggere dalla sua composizione e struttura, si distinguono infatti per una lunga storia e per la loro riconoscibile struttura in cui gli elementi biotici, abiotici e culturali sono in armonia tra di loro. Nel paesaggio iscritto si evidenzia per esempio l’alto valore della policoltura mezzadrile che è stato mantenuto e tutelato, caratterizzando l’unicità del territorio. Grazie alle sistemazioni agrarie tradizionali, in particolare ai terrazzamenti sorretti da muretti a secco, ritroviamo elementi  che, oltre a svolgere una funzione produttiva, hanno una forte valenza paesaggistica e costituiscono una componente essenziale per il mantenimento degli equilibri ambientali e per la stabilità dei versanti. Un insieme dunque che restituisce alla Toscana uno dei suoi valori più antichi e pregiati che unisce qualità dei prodotti, biodiversità, cultura e conoscenze tradizionali. Sono gli elementi su cui si fonda un diverso modello di sviluppo rurale,  adeguato agli indirizzi ambientali delle politiche agricole europee,  ma anche ai contenuti del PNRR, che cerca di invertire  i processi di abbandono e di invecchiamento della popolazione tipici di molte aree interne, appoggiandosi ad un turismo di qualità ma  che richiede dotazione di servizi adeguata .”

Le aree collinari su cui sorgono i borghi storici di Montepulciano, Pienza e Monticchiello sono caratterizzati da un’alternanza di vigneti e oliveti, permanenze dell’antica promiscuità colturale dei secoli passati. Se le vigne, specie nel caso di Montepulciano, hanno mantenuto un’importanza economica primaria grazie alla crescente popolarità del Vino Nobile, anche l’olivo coltura tradizionale di grande importanza storica, culturale e paesaggistica caratterizza il paesaggio. Nel corso dei secoli le attività economiche prevalenti sono rimaste l’agricoltura e la trasformazione dei prodotti agricoli, con una crescente importanza dei formaggi e di nuove colture quali l’aglione, il turismo rurale ha assunto un valore crescente grazie al mantenimento della qualità del paesaggio.

In Toscana esistono già i seguenti siti iscritti nel Registro Nazionale: Paesaggio della Bonifica della Valdichiana, Paesaggio Policolturale di Trequanda, Paesaggio rurale storico di Lamole, Paesaggio olivicolo di Fibbianello e Paesaggio silvo pastorale di Moscheta.

E’ la prima regione d’Italia per paesaggi iscritti nel registro. Dalla lista nazionale sia accede al programma UNESCO,  o al Programma FAO dedicato alla conservazione del  patrimonio agricolo mondiale (GIAHS).