L’iniziativa, coordinata dalla Cia-Agricoltori Italiani, si è realizzata grazie alla sensibilità del Consorzio Tutela Prosecco Doc che ha deciso di mettere a disposizione di una piccola Doc delle Marche, messa in difficoltà dal recente terremoto, il proprio spazio e la propria visibilità offrendo così una grande opportunità di promozione.

10 aprile 2017 – La collaborazione tra DOC Prosecco e DOC San Ginesio è stata sancita domenica 9 aprile, nello stand del Consorzio Tutela Prosecco DOC, Padiglione 4 stand B4. L’iniziativa è stata promossa dalla Cia-Agricoltori Italiani per contribuire a creare nuove opportunità di mercato per le aziende della Regione Marche che ricadono nel cratere del sisma. Presenti gli assessori all’Agricoltura delle regioni Veneto e Marche Giuseppe Pan e Anna Casini, oltre ai vertici dei due consorzi e ai gruppi dirigenti della Cia-Agricoltori Italiani.

Il “sistema prosecco” significa oltre 10mila produttori che, con il loro impegno e il loro sapere, hanno fatto di un prodotto agricolo un’icona del Made in Italy apprezzato da milioni di consumatori e che ormai sfiora il mezzo miliardo di bottiglie vendute in tutto il mondo. Un “gigante” che ha scelto di aiutare chi si trova in difficoltà a causa del sisma che l’anno scorso ha colpito in maniera drammatica parte dell’Italia centrale.

La zona di produzione della San Ginesio, nel maceratese, comprende il territorio del comune di San Ginesio e parte dei comuni limitrofi. La DOC San Ginesio è stata riconosciuta nel 2007 e comprende due diverse tipi di vinificazione: il Rosso (50% Sangiovese) e lo Spumante (nelle tipologie dolce e secco, 85% Vernaccia Nera).

Il paese di San Ginesio, detto “il balcone dei Sibillini”, ha subìto gravi danni soprattutto durante le scosse di fine ottobre che hanno comportato il crollo parziale di gran parte degli edifici pubblici e di culto; in particolare ha sofferto la Collegiata, straordinario esempio, unico nelle Marche, del gotico fiorito.

Una bellezza e un’armonia che crea un legame unico tra due territori, tra la grande e la piccola Doc e che passa anche dalla candidatura all’Unesco delle colline del Prosecco la cui ufficialità è motivata da “un equilibrio inscindibile tra uomo e territorio rappresentato nelle tradizioni e nella letteratura del ‘900 e nelle citazioni del suo paesaggio in numerose produzioni pittoriche di maestri del Rinascimento Veneto”.


Fonte: Cia nazionale