La Confederazione italiana agricoltori
La Confederazione italiana agricoltori è l’organizzazione professionale agricola che rappresenta e difende gli interessi economici, sociali e civili degli agricoltori e di coloro che vivono nelle aree rurali, affermando la fondamentale importanza dell’agricoltura nell’economia e nella società.
La Cia è un’organizzazione democratica, autonoma da partiti, sindacati e governi, alla quale aderiscono tutte le figure dell’imprenditoria agricola, i concedenti dei fondi rustici, i pensionati di ogni categoria, mediante il rilascio della delega sindacale all’Associazione Pensionati della Confederazione italiana agricoltori, ovvero all’articolazione regionale o provinciale, i dipendenti della Confederazione, suoi istituti, associazioni e società, i tecnici e chiunque opera in ambiente rurale. Tutti gli iscritti alla Confederazione hanno medesimi diritti e doveri e, senza privilegi e discriminazioni, possono accedere a qualsiasi posto di responsabilità.
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La Confederazione italiana agricoltori è organizzata in associazioni regionali e provinciali dotate di autonomia giuridica. Le associazioni regionali e provinciali Cia, assieme alla Confederazione nazionale, concorrono a formare il sistema Cia.
La Cia Toscana si articola su due livelli: regionale e provinciale.
In ogni articolazione opera una struttura amministrativamente autonoma.
- Il livello regionale. Vi si svolgono funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo verso le strutture provinciali al fine di assicurare l’unitarietà di orientamento e la conformità alle linee politico-programmatiche congressuali, nonché il rispetto delle regole democratiche, dello statuto, dei regolamenti interni e delle deliberazioni adottate dagli organi confederali.
- Il livello provinciale. Vi si realizza la direzione di tutto l’ambito territoriale provinciale. Al fine di favorire la partecipazione di base degli iscritti alle attività della Cia in ogni ambito provinciale viene promossa la costituzione di comitati comunali, intercomunali e/o di zona. Le strutture provinciali sono dotate di piena autonomia funzionale, economica, patrimoniale e finanziaria e ciascuna di esse risponde direttamente del proprio operato economico, finanziario e delle obbligazioni verso terzi.