Continua l’attività della Confederazione a sostegno di politiche efficaci in materia di credito.
Nelle numerose occasioni di confronto tra la Cia ed il ministro Martina, sono sempre state rappresentate le peculiarità del settore agricolo con l’obiettivo di realizzare strumenti che possano essere aderenti alle necessità delle imprese, ed è proprio in questo senso che va la proposta di un tavolo di lavoro tecnico, scaturita da in incontro col ministro dell’agricoltura ed il presidente dell’Associazione bancaria italiana, Antonio Patuelli.
Per quanto riguarda l’accordo sul credito per il 2015, lo scorso 18 settembre l’Associazione bancaria italiana (Abi) ha reso noto l’elenco delle banche e degli intermediari aderenti.
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Ricordiamo che l’accordo stipulato nello scorso mese di marzo, ha come obiettivo quello di aiutare le imprese che si trovano in uno stato di temporanea difficoltà, a patto che le stesse, al momento della presentazione della domanda, non abbiano posizioni debitorie classificate come “sofferenze”, “inadempienze probabili” o esposizioni scadute e /o sconfinanti oltre 90 giorni.
Le misure poste in atto dal suddetto accordo prevedono tre categorie di interventi riguardanti:
- “Imprese in ripresa” – per questa tipologia sono previste operazioni di sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale dei mutui – anche se agevolati o perfezionati con cambiali agrarie – e di allungamento dei finanziamenti a lungo termine, (fino ad un massimo di quattro anni) a breve termine (fino a 270 giorni) e del credito agrario di conduzione (fino a 120 giorni).
- “Imprese in sviluppo” – sarà possibile finanziare progetti per il rafforzamento della struttura patrimoniale delle imprese, applicando a tali finanziamenti un tasso di interesse determinato da: 1) il costo della provvista per la banca; 2) uno spread funzione della qualità dell’impresa e del progetto di investimento.
- “Imprese e Pubblica amministrazione” – sarà possibile lo smobilizzo dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione attraverso le forme tecniche dello sconto pro soluto, anticipazione con cessione e anticipazione senza cessione del credito.
Le opportunità nel testo dell’accordo avranno validità fino al 31 dicembre 2017.
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