Il riconoscimento della malattia professionale dovuta all’abbassamento dell’udito a causa di macchinari di lavoro rumorosi. La liquidazione una tantum grazie all’istanza curata dall’ufficio del Patronato Inac Cia di Empoli
«Faccio l’agricoltore e ho avuto un’abbassamento dell’udito. Grazie al patronato Inac-Cia di Empoli, sono almeno riuscito ad ottenere il riconoscimento della malattia professionale con un indennizzo di circa 17.000 euro».
Questa è la testimonianza di un lavoratore, tutt’ora in attività, per cui è stato dimostrato che l’utilizzo, costante, di alcuni macchinari ha provocato una patologia: ipoacusia bilaterale (abbassamento dell’udito di entrambe le orecchie).
Il nesso causale tra patologia e attività svolta per INAIL, dunque, concretizza una malattia professionale con il diritto connesso agli indennizzi previsti, per il lavoratore. In particolare, è stato riconosciuto all’uomo il parametro del 13 per cento che ha originato la liquidazione una tantum.
«L’agricoltore nostro assistito – spiega Serena Bimbi del Patronato Inac Cia di Empoli – certamente non può essere felice per la patologia di cui soffre, però questo ristoro economico ricevuto lo ha accolto con piacere. Infatti, potrà cercare con maggiore serenità soluzioni per lenire il disagio provocato dal problema all’udito. Tra l’altro -prosegue Serena Bimbi – il nostro patrocinato ama profondamente il proprio lavoro che affronta con entusiasmo e passione. Dico questo -continua- perché l’istanza portata avanti per lui mi ha consentito di istaurare un rapporto di conoscenza più approfondita con la persona. L’agricoltore ha mostrato nei miei confronti gratitudine, in particolare perché non era a conoscenza del diritto alla malattia professionale, previsto dalla vigente legislazione».
«Lo ha scoperto grazie ad una nostra campagna di sensibilizzazione sul tema (LEGGI QUI), realizzata tra gli agricoltori e, in seguito a quella ha fissato il suo appuntamento nella nostra sede per spiegare la propria situazione. In pochi mesi – conclude Serena Bimbi – siamo riusciti a chiudere positivamente la vicenda».