La Cia commenta positivamente l’approvazione definitiva da parte del Senato del ddl che introduce i reati ambientali nel Codice Penale. Meno di tre mesi fa il sit-in davanti Palazzo Madama, insieme alle altre associazioni firmatarie dell’appello “In nome del popolo inquinato” promosso da Legambiente e Libera, proprio per accelerare l’iter del provvedimento.

20150520_cianazionale_inquinamentoInserire finalmente gli ecoreati nel Codice Penale restituisce all’ambiente l’importanza che merita nella vita di tutti, nell’interesse dei cittadini e degli ecosistemi. L’ambiente è un bene fondamentale per il settore primario. Un bene che va protetto e da cui dipende l’esistenza stessa dell’agricoltura. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, esprimendo soddisfazione per il via libera definitivo al disegno di legge con l’approvazione di ieri del Senato.

Da sempre la Cia è impegnata sui temi della qualità alimentare, delle tipicità legate ai territori e della salubrità degli alimenti, ma è difficile affermare questi concetti quando l’ambiente in cui si producono non consente di sostenere lo sforzo di garanzia che operano i produttori. Per questo la possibilità, da adesso in poi, di disporre di seri deterrenti nei confronti di chi commette reati che incidono sulla collettività è una garanzia di giustizia -spiega la Confederazione- e ci pone a livello dei Paesi comunitari che queste norme le hanno già.

Lo stesso mondo agricolo potrà essere più tutelato e valorizzato da questa legge -aggiunge la Cia-. Tanto più che proprio l’agricoltura è il maggior settore che garantisce esternalità positive per l’ambiente, le collettività e i servizi ambientali che spesso non sono riconosciuti e che invece dovrebbero essere incentivati.


Fonte: Cia nazionale