Chi ha sostenuto nel 2020 spese per l’adeguamento degli ambienti di lavoro ed intende beneficiare del credito d’imposta conseguente, deve presentare entro il prossimo lunedì 31 maggio 2021 all’Agenzia delle entrate, la comunicazione delle spese ammissibili.

La comunicazione deve essere inviata in modalità telematica a cura dell’interessato o tramite un intermediario abilitato. Il sistema informatico messo a punto dall’Agenzia rilascerà una ricevuta attestante la presa in carico della comunicazione, o lo scarto a seguito dei controlli formali eseguiti. Se il credito non è stato ceduto a terzi, può essere inviata entro il predetto termine una comunicazione sostitutiva di quella già eventualmente inviata, oppure la rinuncia al credito d’imposta già richiesto. Ricordiamo che il credito d’imposta in commento può essere utilizzato in compensazione tramite il modello F24 con il codice tributo 6918, fino al 30 giugno 2021.

Entro lo stesso termine, il credito può essere eventualmente ceduto ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. Il credito d’imposta è pari al 60% delle spese sostenute, entro un massimo di 80mila euro, riferito all’importo delle spese ammissibili: l’ammontare del credito non può quindi eccedere i 48mila euro (60% di 80mila euro). Sono agevolabili i seguenti interventi:

realizzazione delle modifiche necessarie al rispetto delle prescrizioni sanitarie per il contenimento del virus (ad esempio, il rifacimento di spogliatoi e la realizzazione di spazi idonei). Gli interventi devono essere stati prescritti da disposizioni normative, oppure previsti dalle linee guida per le riaperture delle attività;

investimenti per attività innovative, ad esempio quelli relativi allo sviluppo o all’acquisto di strumenti e tecnologie necessarie allo svolgimento dell’attività lavorativa e per l’acquisto di termoscanner.

Rientrano nell’agevolazione anche i software, i sistemi di videoconferenza, quelli per la sicurezza della connessione, nonché gli investimenti necessari per consentire lo svolgimento dell’attività lavorativa in smart working.