
L’illustrazione in aula è stata fatta dal presidente della commissione Sanità Marco Remaschi (Pd), primo firmatario dell’atto, sottoscritto dai colleghi di tutti i gruppi consiliari.
«La legge – ha sottolineato Remaschi -attribuisce valore pregnante alle capacità organizzative e tecnico-gestionali degli operatori del settore». Tra gli aspetti più rilevanti della legge il presidente ha evidenziato: «i problemi legati alle procedure di riciclo, reintegro e rinnovo delle acque di balneazione»; la previsione di legittimità di banchine perimetrali alla vasca di balneazione in manto erboso; l’inserimento nelle procedure dell’autocontrollo della verifica di conformità dei parametri delle acque di approvvigionamento non provenienti da pubblico acquedotto.
«Il lavoro in commissione è stato lungo e faticoso ma ha portato risultati – ha affermato Remaschi -. In seguito alle consultazioni, il testo è stato ulteriormente arricchito». In particolare, ha aggiunto il consigliere regionale, per quanto riguarda le strutture ricettive e il sistema formativo del personale addetto, proporzionato all’esperienza consolidata dell’operatore, ai costi e al volume dell’attività dell’impianto.
Nell’atto si prevede poi l’introduzione di ulteriori novità, come la cassetta portatile di pronto soccorso e il sistema di chiamate di emergenza in uno spazio dedicato e la possibilità di utilizzare siepi vegetative o adeguati sistemi di allarme certificati per evitare l’accesso alle aree di balneazione delle persone non autorizzate. «Sono state recepite molte modifiche» – ha detto il vicepresidente della commissione Sanità Stefano Mugnai (Pdl).
Con gli emendamenti approvati il testo della proposta di legge è stato perfezionato. Obiettivo della legge, nata in modo bipartisan e infatti firmata da tutti i gruppi – ha concluso Mugnai – è quello di migliorare e garantire i livelli di sicurezza e sostenibilità alla pluralità delle strutture”.
Comunicato stampa del Consiglio Regionale della Toscana

 
									
