A Strasburgo l’organizzazione si unisce alla protesta insieme alle altre associazioni agricole professionali europee
A Strasburgo suona il campanello d’allarme. Cia-Agricoltori Italiani si unisce oggi alla flash action delle altre organizzazioni agricole professionali europee, dopo aver più volte richiamato l’attenzione delle Istituzioni Ue sul modo in cui si stava delineando il prossimo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) 2028-2034 e sulla riforma della Politica Agricola Comune (PAC).
Bisogna rimettere l’agricoltura al centro delle politiche europee e per farlo serve una PAC indipendente, forte e adeguatamente finanziata, capace di affrontare le sfide future e di garantire un reddito equo agli agricoltori. La proposta presentata dalla Commissione europea il 16 luglio scorso indebolisce l’approccio comune europeo, proprio nel momento in cui è più che mai necessario.
Cia si unisce, dunque, a tutte le altre organizzazioni agricole europee per respingere queste proposte che mettono in gioco la sicurezza alimentare e oggi fa l’ennesimo appello al Parlamento, dopo la lettera inviata qualche giorno fa ai parlamentari Ue, ribadendo che la Commissione sta procedendo in direzione completamente opposta alle nostre aspettative. Cia spera ora che gli europarlamentari possano opporsi con fermezza a un indirizzo che, nei fatti, mina il progetto comunitario così come è stato riconosciuto dai Trattati. Cia continuerà il suo pressing alla Istituzioni e si rivolgerà, infine, anche ai Capi di Stato nelle prossime sedute del Consiglio Ue che saranno decisive per contrastare lo smantellamento della natura comune della PAC.
Fonte: Cia nazionale

