Nel corso di CodewayExpo 2025 – la fiera internazionale dedicata alla cooperazione allo sviluppo che riunisce istituzioni, ONG, imprese e stakeholder impegnati nella promozione di partenariati sostenibili – uno dei momenti più significativi per ASeS-CIA è stato l’incontro con Fabrizio Lobasso.

Diplomatico di lungo corso e attualmente in servizio presso la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del MAECI, Lobasso ha fatto visita al nostro stand, soffermandosi per un confronto diretto e costruttivo. Non è la prima occasione in cui ha potuto conoscere da vicino le attività di ASeS e l’impegno concreto dei nostri agricoltori nella cooperazione internazionale. Anche questa volta ha dimostrato grande attenzione verso i progetti in corso e verso l’approccio che ci guida: sostenibilità, inclusione, radicamento territoriale.

Con il suo stile pragmatico e al tempo stesso profondamente umano, Lobasso ha voluto sottolineare alcuni concetti chiave che rispecchiano appieno l’identità della cooperazione promossa da ASeS: rispetto, conoscenza, formazione e – soprattutto – centralità della terra.

“La chiave è la formazione,” ha dichiarato. “Ma non una formazione imposta. È un processo di scambio, di empatia. Non basta saper insegnare: bisogna saper capire come farlo, in che modo arrivare. Solo così si costruisce qualcosa di solido, soprattutto quando parliamo di sostenibilità, di agricoltura, di alimentazione e nutrizione.”

Parole che riflettono pienamente la filosofia operativa di ASeS, impegnata da anni in progetti di cooperazione internazionale, in particolare in Africa ma non solo, dove lavora fianco a fianco con le comunità locali. Non conoscenza e tecnologie imposte dall’alto, non sviluppo calato dall’esterno, ma radici, cultura, pazienza e costruzione condivisa.“L’Italia,” ha aggiunto Lobasso, “vanta una lunga tradizione nella formazione, nella condivisione di competenze e nella trasmissione di saperi, sempre con dedizione e rispetto. È questo che i nostri partner africani ci chiedono e ci riconoscono: non solo strumenti, ma un modo autentico di trasmettere il ‘saper fare’, fondato sull’ascolto e l’intelligenza relazionale.”
Un approccio che attraversa ogni progetto di ASeS e che trova piena sintonia con un altro concetto chiave espresso da Lobasso:“Occorre entrare empaticamente nella mente e nel cuore dei nostri interlocutori, per comprendere come offrire il meglio di noi. Non secondo i nostri parametri, ma secondo quelli di chi riceve. E tutto parte dalla terra, che genera vita e sostiene le radici delle comunità. Chi, meglio dell’Italia, può raccontarlo al mondo?”

L’incontro tra Lobasso e i referenti di ASeS ha rappresentato un momento di autentico scambio, in linea con lo spirito più profondo di CodewayExpo: costruire ponti di conoscenza, non muri di superiorità. Per una cooperazione che sia davvero sviluppo condiviso.