5 aprile 2015 – Come ormai noto, tutte le piscine ad uso natatorio, comprese quelle in uso nell’ambito delle aziende agrituristiche, devono essere in regola con la normativa regionale e devono essere gestite secondo i dettami del Regolamento regionale 23/R/2010. Anche le piscine preesistenti alla data dell’entrata in vigore del Regolamento, quindi quelle che avevano conseguito titolo autorizzatorio edilizio, prima del marzo 2010, dal 1° gennaio 2017 devono ormai essere conformi a quanto stabilito nel Regolamento sopradetto e devono essere condotte secondo i principi di igiene e sicurezza previsti dalla norma.
Quali sono gli elementi fondamentali di cui bisogna tenere conto prima di aprire la piscina al pubblico?
- Per una questione di sicurezza, per impedire il transito incontrollato di adulti e bambini, ogni vasca deve essere delimitata da un elemento di separazione di altezza non inferiore ad un metro. Si ricorda che per le piscine private ad uso collettivo (che comprendono anche le piscine degli agriturismi) tale elemento di separazione può essere rappresentato anche da siepi vegetative.
- Il responsabile della piscina e l’addetto agli impianti tecnologici (che possono essere rappresentati anche dalla stessa persona) devono avere già frequentato il corso di formazione obbligatorio;
- Il responsabile della piscina deve attivare un sistema di valutazione dei rischi attraverso la predisposizione di un manuale di autocontrollo che garantisca la corretta gestione dei potenziali rischi igienico sanitari e di infortuni verificabili in piscina, anche attraverso la tenuta di specifica documentazione (registrazioni).
- È obbligatorio esporre, ben visibile ai frequentatori della piscina, il regolamento interno che deve riportare le indicazioni previste per legge in lingua italiana e in Inglese ed eventualmente in altra lingua ritenuta opportuna.
- Per la gestione dei requisiti igienici dell’acqua della piscina è obbligatorio effettuare oltre che controlli in loco dell’acqua (per pH, temperatura, cloro attivo libero, colore, ecc.) anche alcune analisi di laboratorio per controllare i requisiti chimici e microbiologici dell’acqua in vasca e dell’acqua di approvvigionamento quando non proviene da pubblico acquedotto.
La Cia offre agli operatori agrituristici, un servizio di consulenza completo per adempiere agli obblighi di legge e gestire in sicurezza le piscine ad uso natatorio, che prevede tra l’altro la stesura del manuale di autocontrollo specifico per singola azienda, la verifica della documentazione da allegare al manuale, la predisposizione del Regolamento interno della piscina da esporre al pubblico, ed altro ancora.
Gli agricoltori sono invitati a contattare i tecnici delle sedi territoriali della Cia per maggiori informazioni ed eventualmente prendere appuntamento per l’avvio della consulenza. (A.A.)
Tratto da Dimensione Agricoltura n. 4/2017

