Secondo il periodico di statistica “DATI” di INAIL che ha dedicato al settore agricolo il numero di marzo 2024, nel quinquennio 2018/2022 si è registrato un calo del 21,5% dei casi di infortunio denunciati. Nel 2022 sono stati infatti denunciati 26.459 infortuni contro i 33.705 del 2018. La maggior parte degli eventi sono accaduti nel corso dello svolgimento dell’attività lavorativa e una parte più esigua in itinere. In Italia, nel 2022 il maggior numero di infortuni è stato denunciato nel Nord-Est con 8.433 casi, pari al 31,9% del totale. Seguono il Sud (5.457), il Centro (4.958), il Nord-Ovest (4.666) e le Isole (2.945).
La Toscana si attesterebbe tra le regioni maggiormente colpite dal fenomeno, dopo l’Emilia Romagna e al pari della Lombardia con circa il 9,1% del totale. La maggior parte dei casi riguarderebbe lavoratori di nazionalità italiana, seguiti dagli extra Ue e poi dai comunitari. Il calo di denunce in effetti si sarebbe registrato soprattutto per i lavoratori italiani (-24,4%) e comunitari (-30,4%), mentre per i lavoratori extracomunitari si è registrato un aumento del 2,3% rispetto al 2018. La media dei decessi è stata pari a 150 ad anno e la prima causa di morte è la perdita di controllo totale o parziale del mezzo utilizzato (di trasporto o attrezzo in movimento).
Per ciò che riguarda il genere dei lavoratori soggetti a infortunio, naturalmente circa l’82% dei casi denunciati riguarda maschi in quanto il settore agricolo è un settore prevalentemente maschile con una quota di lavoratrici pari a circa un quarto del totale. Il periodico di INAIL analizza inoltre anche l’andamento delle malattie professionali denunciate, segnalando un aumento delle denunce nel 2021, peraltro prevedibile, tenuto conto che nel 2020 c’era stata una flessione causata principalmente dalla pandemia. Nel 2022 si sarebbero registrati 10.020 casi, + 9.5% rispetto all’anno precedente. Colpisce il dato sull’età media del lavoratore che denuncia una malattia professionale, che in agricoltura è di 59 anni, vicino a quella riscontrata nell’industria: 57 e contro i 61 nel Conto Stato.
Le più frequenti malattie: quelle a carico dell’apparato muscolo-scheletrico (77% del totale), in particolare dorsopatie con disturbi ed ernie ai dischi intervertebrali e tendiniti con lesioni della spalla ed epicondeliti del gomito. Seguono le malattie del sistema nervoso e le malattie dell’orecchio (ipoacusie). In fine un focus specifico è dedicato ai finanziamenti ISI al settore agricoltura, percorso intrapreso dall’Inail nel 2010 e oggi strutturato con 7 Assi di finanziamento, con l’obiettivo di migliorare i livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Tra il 2016, anno in cui è stato pubblicato il primo bando ISI per l’agricoltura e il 2022, i progetti presentati dalle imprese agricole per accedere ai fondi del Bando Isi destinati alla sostituzione dei mezzi obsoleti sono stati più di 30 mila e circa 7.200 quelli ammessi al finanziamento.
Da questi dati emerge in definitiva che, al di là delle condizioni specifiche dell’agricoltura che certamente richiedono grande impegno fisico, continua adattabilità dei lavoratori non solo alle diverse mansioni ma anche alle diverse condizioni climatiche, un ruolo fondamentale, ai fini della prevenzione degli infortuni, lo giocano le attrezzature, spesso vetuste, poco manutenute, facilmente pericolose, oltre che la formazione degli operatori che utilizzano tali attrezzature. I finanziamenti previsti da INAIL nell’ambito dei Bandi Isi hanno proprio l’obiettivo di sostenere le micro e piccole imprese agricole nel dotarsi di macchinari più efficienti e sicuri, provvisti di tutti i dispositivi e sistemi di sicurezza attualmente previsti.