In un contesto di crescenti sfide poste dai cambiamenti climatici, che si manifestano con alternanza di prolungati periodi siccitosi e violenti eventi piovosi, la Regione Toscana – sollecitata sul problema dalle associazioni di categoria agricole – ha rilasciato un’importante pubblicazione, nella quale sono contenuti gli indirizzi operativi e procedurali per gli invasi esistenti di competenza regionale.

La finalità è quella di fornire una guida chiara a tecnici e imprenditori agricoli per la regolarizzazione dei numerosi piccoli laghetti aziendali (molti dei quali risalenti agli anni ‘60 e ‘70 e attualmente dismessi) e per una loro gestione funzionale, poiché tali bacini rappresentano strumenti cruciali non solo per l’agricoltura e le attività economiche in genere, ma anche come infrastrutture idrauliche che contribuiscono al riequilibrio del ciclo dell’acqua, permettendo di accumulare riserve idriche nei periodi di abbondanza e rilasciarle durante la scarsità, prevenendo l’impoverimento delle falde e mitigando gli impatti dei fenomeni di piena, coniugando, di fatto, elementi che riguardano la tutela ambientale, la sicurezza idraulica e sostegno al sistema produttivo.

Il lavoro svolto dalla Regione rappresenta una tappa importante nel percorso della gestione delle acque, ma rappresenta una risposta nel breve termine a situazioni specifiche, per questo sarà necessario operare per la definizione di un piano strategico che abbia una dimensione più ampia, che preveda la realizzazione di grandi invasi e di reti di distribuzione adeguate, per garantire la disponibilità costante e sostenibile dell’acqua, sia per uso idropotabile che produttivo.

In tal senso sarà necessario anche a livello nazionale rivedere gli strumenti normativi, che ormai sono datati e soprattutto pensati per una gestione ordinaria della risorsa idrica, e pertanto non più adeguati all’attuale contesto, dove la straordinarietà e l’emergenza devono essere affrontate in maniera adeguata. Oltre alle norme specifiche sarà necessario lavorare anche sulla semplificazione delle autorizzazioni accessorie, come ad esempio, il vincolo paesaggistico, le procedure d’incidenza ambientale, genio civile, ecc… che spesso rappresentano un onere burocratico e di tempo, ben più importante della normativa principale.

Accogliendo con favore questa iniziativa di trasparenza e semplificazione di un sistema che negli anni è stato percepito come eccessivamente complicato, evidenziamo che senza incentivi o sostegni, molti piccoli agricoltori rischiano di non riuscire a sostenere i costi della messa a norma. La sfida sarà quindi affiancare alla chiarezza normativa anche strumenti di sostegno (come la SRD01 per l’irrigazione della quale abbiamo dato conto nello scorso numero) affinché i laghetti possano davvero tornare a essere un presidio fondamentale contro la siccità e a favore dell’agricoltura toscana.

Il testo in versione integrale è disponibile sul sito della Regione Toscana oppure è SCARICABILE DA QUI (PDF)

Nelle pagine di Dimensione Agricoltura in uscita a settembre 2025 troverete un vademecum operativo sintetico che riporta i principali aspetti della pubblicazione. (f.s.)