Intervista a Diana Bracco, presidente di Expo 2015 e commissario generale del Padiglione Italia
Senz’altro gli ascoltatori avranno già le idee precise. Comunque l’Expo è costruita secondo due assi ortogonali, è un’idea che viene ancora dagli accampamenti romani. Noi siamo il cardo, cioè l’Italia ha tutto il cardo, che è l’asse più corto da popolare e su cui rappresentarsi. Su questo cardo un elemento importantissimo è quello del palazzo Italia, immagino che voi l’abbiate già visto in diverse rappresentazioni.
Ce lo faccia vedere
Allora partiamo dall’idea base: la parola chiave è vivaio, la parola chiave è albero della vita. Allora come è stata la rappresentazione? Chi ha vinto il concorso di architettura che abbiamo lanciato due anni fa? È una pelle di cemento bianco latte ramificato che gioca a rappresentare una foresta di rami intrecciati, tra l’altro questo cemento è frutto di uno studio particolare fatto proprio per Expo dal centro ricerche di Italcementi. Ricorderà che Italcementi aveva fatto anche il padiglione italiano a Shangai, questo è un concetto più spinto, un cemento biodinamico che va nella nostra direzione preferita che è quella dell’innovazione. Quindi questa rappresentazione innovativa ed affascinante. Questo edificio è il più alto di tutti, alto 25 metri, avrà 5 piani, sorge vicino al grande lago che chiamiamo Lake Arena in cui sorgerà a sua volta il grande albero della vita, di cui si è abbastanza parlato e scritto negli ultimi mesi ma che finalmente ha avuto il suo ultimo passo formale prima del via definitivo dell’Anac. Abbiamo avuto la risposta di un’azienda che è un’Ati, un’associazione temporanea di imprese, che promette bene. Avremo un bell’albero.
Non abbiamo dubbi, quindi un bell’impatto visivo. Il padiglione Italia cosa ospiterà in questi 6 mesi?
Dunque, intanto il palazzo vuole rappresentare in maniera compiuta proprio l’Italia, il nostro territorio. Una delle parole chiave è la biodiversità poi noi abbiamo fatto un giro per tutti i territori cercando di raccogliere gli input dei territori stessi, chiarisco che tutte le regioni, i comuni hanno preso parte con vero entusiasmo sia a questo viaggio sia a rappresentarsi dentro il palazzo Italia e nel cardo. Avremo una rappresentazione completa. Quali sono state le caratteristiche che abbiamo voluto rappresentare? È un concetto che dice ”l’Italia si rappresenta attraverso quattro potenze” quindi abbiamo la potenza del saper fare e la rappresentiamo dall’agricoltura, all’industria, sempre la creatività, l’innovazione, il gusto. Poi la potenza della bellezza, la potenza del limite che è molto interessante perché è tipico dell’Italia, l’adattamento alle difficoltà, la prudenza rurale, l’attenzione alla sostenibilità E poi la potenza del futuro che quindi sottolinea la nostra volontà di rappresentare il vivaio, cioè i giovani, le start up, cioè parlare non solo di radici meravigliose ma anche di grande orgoglio di paese che è sempre stato un grande paese creatore e che deve continuare ad esserlo.
E quindi di futuro e prospettive, grazie torneremo a sentirci.
Sandro Capitani, Radio 1 Rai – La Terra
Puoi ascoltare l’intervista audio a questo link: http://goo.gl/TFMxpF