«Il mercato del lavoro continua a crescere, abbiamo recuperato il lavoro che avevamo perso durante la pandemia nel 2020 e siamo in termini numerici ad un numero maggiore rispetto al 2019. In termini di tendenze osserviamo una riduzione di peso del lavoro autonomo rispetto al lavoro dipendente e riduzione dell’intensità in termini di giornate. Quindi più lavoratori ma meno volume di ore complessive lavorate, composizione del lavoro che si è spostata verso classi più avanzate: questo riguarda anche l’agricoltura che vive in modo accentuato i problemi legati alla manodopera e al ricambio generazionale. Osserviamo quindi un disaccoppiamento fra domanda e offerta di lavoro, già visibile in termini quantitativi in alcune realtà come l’agricoltura e domani lo sarà ancora di più, visto che stiamo assistendo ad un forte calo della popolazione attiva, con una contrazione della popolazione in età lavorativa».

Le parole di Nicola Sciclone, direttore IRPET, al convegno “Lavoro e agricoltura in Toscana: scenari, prospettive, proposte”, organizzato da Cia Toscana nell’ambito del progetto Agrietur.


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Intervento realizzato con il cofinanziamento FEASR del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana Sottomisura 1.2