AGRICOLTURA TOSCANA / Si è svolta il 12 febbraio 2025 l’Assemblea regionale della Cia Toscana. Sul tavolo della politica le proposte per invertire la rotta e dare valore a produzioni e agricoltori e risolvere i problemi dall’acqua, a ungulati e burocrazia.
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«Tante le proposte di Cia Toscana per invertire la rotta – ha sottolineato all’assemblea il presidente Valentino Berni -: in Europa dobbiamo lavorare per mantenere il budget e targettizzare meglio gli agricoltori, cercando di far arrivare le agevolazioni contributi e opportunità della filiera. A livello regionale il problema del bene acqua, della gestione della fauna e quello di creare un tavolo di filiera per ogni settore che possa aggregare dalla grande distribuzione, al trasformatore all’agricoltore che è l’anello debole. A livello nazionale problemi seri per l’opportunità di lavorare per creare sinergia tra le aziende, l’economia e i territori: il lavoro agricolo viene discriminato con controlli sempre più severi, repressivi e non preventivi nell’ottica di uno sviluppo importante e, chiediamo oggi, di porre attenzione a questa situazione, e poi serve una gestione più attenta per quanto riguarda la gestione della fauna, predatori, ungulati, che in questo momento stanno scorrazzando anche in Toscana con la Psa (Peste suina africana). Inoltre – ha evidenziato Berni – gli agricoltori che devono subito avere un giusto reddito, più equilibrio e trasparenza lungo la filiera. Come ripetiamo da anni è necessaria meno burocrazia e più strumenti flessibili per risolvere la carenza di manodopera. Senza dimenticare di rivitalizzare le aree interne, fondamentali per tutta la Toscana».