Sembrava che fosse stata posta la parola fine al progetto di Edison per la realizzazione di un rigassificatore di Gnl con capacità di 8 miliardi di metri cubi l’anno nell’area industriale dello stabilimento Solvay di Rosignano Marittimo.

Il Tar del Lazio nel luglio  scorso aveva annullato il decreto di VIA (valutazione di impatto ambientale) del Ministero dell’Ambiente con il quale, nell’anno 2010, era stato dichiarata la compatibilità ambientale del progetto della EDISON.

La vicenda giudiziaria ha avuto uno svolgimento lungo e complesso che si è articolato per ben nove anni e che ha visto fortemente impegnato, il Comitato per il no al rigassificatore di Rosignano, con i suoi tecnici, supportato in sede giudiziaria dal Forum Ambientalista e dal WWF Italia, con il patrocinio degli avvocati Claudio Tamburini e Alessio Petretti.

Il Tar del Lazio aveva messo in evidenza il parere negativo espresso dalla Regione Toscana, alla realizzazione dell’impianto, osservando che l’intervento sottoposto a valutazione era in contrasto con il piano di indirizzo energetico regionale, che prevedeva di soddisfare le esigenze energetiche in termini di programmazione del fabbisogno di metano, attraverso un solo rigassificatore, “tenuto conto in particolare delle esigenze di sicurezza delle comunità locali interessate e che era già stata autorizzata la realizzazione di un rigassificatore nel territorio del Comune di Livorno”.

Ora torna tutto in ballo. Edison si oppone al TAR ed ha presentato appello al Consiglio di Stato   La società chiede l’annullamento o la riforma della sentenza del Tar del Lazio del luglio scorso.


Fonte: Cia Livorno