Creare un momento di riflessione sulla condizione della donna nel mondo con un focus sull’imprenditoria rosa in ambito agricolo. Con questo obiettivo ASeS ha partecipato alla XVI edizione della “Festa dell’Olivo e dell’Olio, Nei Secoli l’Olivo” che si è tenuta a Livorno. 

La manifestazione, organizzata da Cia Etruria,  Donne in Campo Toscana, Centro Commerciale La Leccia, Comunità Pastorale i Tre Arcangeli e la Ludoteca Comunale il Giamburrasca, dopo uno stop dovuto al Covid, è tornata ad animare il quartiere “La Leccia” con spettacoli, giochi, prodotti tipici, manufatti delle arti tessili eseguiti tramite antiche lavorazioni, una mostra fotografica, canti popolari, una divertente sfida in vernacolo livornese e pisano e il “Battesimo della sella” un intrattenimento con pony a cura dell’Associazione Giacche Verdi-Livorno.

Protagonista assoluto della manifestazione, che ha ottenuto il  Patrocinio e del Comune di Livorno, è stato l “olio nuovo” , il re indiscusso della nostra dieta, prezioso per il nostro benessere e un must per piatti salutari e nutrienti.

“ Questa è una giornata che Cia Etruria ha fortemente voluto ed è dedicata all’olivo e all’olio – ha commentato Cinzia Pagni presidente rispettivamente di AseS-Cia  e di Cia Etruria – Oggi vogliamo veicolare il messaggio che l’olivo ha portato nei secoli: pace, prosperità, democrazia nel mondo e sana alimentazione. Abbiamo voluto anche portare la testimonianza di AseS con una riflessione sul ruolo delle donne rurali nel mondo ed in Italia. Purtroppo i diritti delle donne sono ancora troppo spesso calpestati e l’uguaglianza sembra ancora lontana. Dobbiamo agire in tutti i contesti, sia in Italia che all’estero e, come AseS-Cia, è proprio questo l’obiettivo che sorregge ogni nostro progetto”

La giornata è iniziata con la rassegna e la premiazione dei migliori oli di oliva dei territori di Livorno e Pisa. Undici le aziende che hanno preso parte alla sfida, tre quelle premiate. La premiazione è stata anche un’occasione per parlare delle criticità del settore, delle conseguenze dovute alle alte temperature e della siccità, degli alti costi di produzione e dei rapporti con l’olivicoltura intensiva.

“La festa è nata nel 2005 con l’obiettivo di avvicinare la città alla campagna e all’agricoltura produttiva che è la parte più caratteristica di ogni paese, quella parte che testimonia il principio della propria originalità e che ha ottenuto ampi consensi con il passare del tempo – ha aggiunto la presidente e, riferendosi ai tanti momenti ludici e culturali dedicati alla scoperta dell’ambiente e della natura, ha concluso “La terra e la natura da sempre esercitano un’attrazione particolare su tutti ma soprattutto sui bambini, perché è proprio conoscendo l’agricoltura che si scopre la maestosità e la bellezza del ciclo della vita”.