Il 24 febbraio scorso a Montecitorio una delegazione guidata dal vicepresidente vicario della Cia Cinzia Pagni e dal presidente nazionale dell’Anp Vincenzo Brocco ha illustrato l’iniziativa alla vicepresidente Marina Sereni: «Già raccolte 100 mila firme su tutto il territorio nazionale. Situazione molto difficile per i pensionati, soprattutto delle aree rurali. Un problema che deve diventare priorità per l’azione di Governo». Per la Sereni «l’aumento di 80 euro per le pensioni minime è proposta ragionevole».

20160224_anp_alla_Camera24 febbraio 2016 – Necessario aumentare le pensioni minime. Per chiedere un intervento del Governo in questa direzione oggi una delegazione dell’Anp-Cia guidata dal vicepresidente vicario della Confederazione Cinzia Pagni e dal presidente dell’Associazione nazionale pensionati Vincenzo Brocco ha presentato la sua petizione sul tema a Montecitorio. A ricevere la delegazione la vicepresidente della Camera dei deputati Marina Sereni.

La raccolta delle firme -hanno spiegato Cia e Anp- è partita nel maggio scorso su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di sensibilizzare opinione pubblica, istituzioni e partiti, e sono state raccolte già oltre 100 mila adesioni per chiedere all’esecutivo: l’aumento delle pensioni minime; l’estensione del bonus di 80 euro ai pensionati al di sotto dei mille euro mensili (oltre l’80% dei pensionati iscritti all’Anp ha una pensione che oscilla da un minimo di 502 a 1.000 euro mensili); l’ampliamento delle aree esenti da tasse; una sanità pubblica più efficiente con la medicina integrata, anche per chi vive nelle zone rurali; interventi per la non-autosufficienza.

“Un’iniziativa nata -hanno evidenziato Pagni e Brocco- per richiamare le istituzioni e le forze politiche su un tema centrale per la sostenibilità del tessuto sociale del Paese. Per questo si è ritenuto di non scendere in piazza, ma di aprire un confronto costruttivo sulla situazione precaria nella quale tanti pensionati oggi sono costretti a vivere (agricoltori, ex mezzadri, ex contadini, ex coloni, braccianti). Donne e uomini che, dopo una vita di lavoro nei campi, percepiscono una pensione che si aggira intorno ai 500 euro, in molti casi una pensione integrata al minimo”.

Dal canto suo, la vicepresidente della Camera ha sostenuto la legittimità delle istanze contenute nella petizione di Anp-Cia, valutando ragionevole la proposta di aumentare di 80 euro le pensioni minime. “Dobbiamo selezionare le priorità -ha spiegato la Sereni- per affrontare, una per volta, le problematiche più urgenti del Paese. La questione dei pensionati indigenti, oltre a quelli svantaggiati che vivono nelle aree interne e rurali dell’Italia, ha la dignità di essere considerata un tema da mettere in evidenza nell’agenda politica del Governo”.

Assieme a Cinzia Pagni e Vincenzo Brocco, nella delegazione a Montecitorio erano presenti Alberto Giombetti (responsabile Relazioni istituzionali per la presidenza della Cia); i vicepresidenti di Anp Giovanna Gazzetta, Alessandro Del Carlo, Valter Manfredi e Carmelo Travaglia; la coordinatrice di Anp Daniela Zilli; il presidente dell’Inac Antonio Barile.


Fonte: Cia nazionale