Non è pensabile un nuovo modello di sviluppo della Val di Cornia, senza dare risposte definitive alle problematiche legate alla disponibilità della risorsa idrica nel territorio. Questo in estrema sintesi il senso dell’impegno condiviso tra amministrazioni, associazioni agricole e Consorzio di Bonifica dopo l’incontro in cui il tema dell’acqua è stato l’argomento centrale della discussione.
L’iniziativa è servita a fare il punto sulle criticità che ancora permangono nell’area e le possibili soluzioni da individuare a partire dalle progettualità messe in campo dal Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa. Progetti per i quali sarà importante trovare le risorse finanziarie per attuarli.
Su questo aspetto è stato preso l’impegno di attivarsi già dai prossimi giorni ad ogni livello istituzionale con primo interlocutore la Regione Toscana. Per questo motivo è stato deciso di coinvolgere i soggetti di rappresentanza locale in Regione e di costituire un tavolo di lavoro permanente per monitorare gli sviluppi della situazione.
L’incontro è stato utile per una riflessione complessiva sulla situazione economica del territorio, le cui criticità sono state accentuate dalla persistenza della pandemia da COVID-19, che ha acutizzato la crisi del tessuto imprenditoriale locale.
Dopo tanti anni dalla fine della centralità economica dell’industria siderurgica, ancora oggi la Val di Cornia stenta a darsi una nuova identità economica che faccia leva su un nuovo modello di sviluppo. È indubbio che questo territorio esprima potenzialità legate al turismo, all’agricoltura e ad un patrimonio storico culturale unico. Potenzialità che però vanno mandate a sistema valorizzandosi nella reciproca capacità di integrarsi, condividendo obiettivi comuni in una logica di distretto . Dopo tanti anni siamo ancora qui a discutere di nuove prospettive di sviluppo. I problemi però non aspettano ed oggi come non mai il futuro va costruito a partire da subito. Temi centrali sono quelli dell’innovazione, della conoscenza e della ricerca, che valgono per tutti i settori economici.
Il recupero della concertazione e del confronto sono temi altrettanto importanti perché condividere la corresponsabilità delle scelte di governo è il sistema migliore per governare il territorio. Dal nostro punto di vista le imprese devono fare rete e le istituzioni devono assecondare questo processo, dietro la concertazione c’è la coesione sociale e dietro a questa l’identità di un territorio . Questa è la “governance” che serve, altrimenti c’è il “governement”. (mg)
I progetti idrici del Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa per la Val di Cornia
- Adeguamento acquedotto irriguo San Vincenzo San Bartolo e collegamento al depuratore Guardamare (€ 400.000).
- Campo alla Croce opere idrauliche su tubazioni per collegare le acque al comparto irriguo Fossa Calda (€ 700.000).
- Installazione filtri Campo Alla Croce (€ 500.000).
- Installazione filtri – progetto Nuova Fenice per riutilizzo nel porto di Piombino oltre che per le acciaierie – depuratore Ferriere (€ 500.000)
Si ringrazia il Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa per i dati sugli interventi.
Tratto da Dimensione Agricoltura n. 3/2021