Cinque i pilastri del bilancio: risparmio; uscita dalle partecipate; riforma sanità; investimenti; gestione Fondi strutturali Ue.
Il Consiglio regionale – nel mese di dicembre – ha approvato la legge finanziaria 2015 ed il bilancio di previsione per l’anno finanziario 2015 e la relativa proiezione pluriennale 2015-2017. Inoltre è stato anche approvato a maggioranza il Documento annuale di programmazione.
Un bilancio costruito su 5 pilastri – Sul risparmio, che arriverà dalla riduzione del personale ricorrendo ai prepensionamenti e gli esuberi e la riorganizzazione della macchina e delle linee di comando, con un unico direttore generale, in modo da raccogliere più velocemente gli input della giunta regionale; sull’uscita della Regione da tutte le partecipate, eccetto società in house a finanziaria Fidi Toscana. Costituzione di un polo aeroportuale regionale e affidamento del trasporto pubblico locale su gomma ad un’unica azienda su scala regionale. Integrale finanziamento del tpl, gomma e ferro, con 540 milioni; sulla riforma della sanità, fondata sulla riorganizzazione e razionalizzazione del sistema sanitario regionale; sugli investimenti, in crescita. Fra cui i 170 milioni per la darsena Europa del porto di Livorno; il raddoppio della ferrovia Lucca-Pistoia (200 milioni) assieme a Rfi, il rifinanziamento del fondo di garanzia per la messa in sicurezza sismica e l’efficientamento energetico degli edifici; la diffusione della banda larga dove ancora non c’è; il rifinanziamento dei contratti di solidarietà; il progetto per la non autosufficienza (80 milioni) o le agevolazioni fiscali per la famiglia e le imprese; sull’estensione della gestione in anticipo del nuovo ciclo dei Fondi strutturali UE con l’obiettivo di tenere alto il livello di spesa nella fase di passaggio tra la fine del vecchio ciclo e l’avvio del nuovo (2014-2020).
«Nonostante i forti tagli al bilancio – commenta la Cia Toscana –, riteniamo che sia stato fatto un lavoro sostanzialmente positivo. C’è una razionalizzazione delle risorse in funzione ai servizi erogati, e sembra che siano tutelate le fasce più deboli. Per quanto riguarda l’agricoltura sono state salvaguardate le attività e le risorse per il cofinanziamento per il PSR e per gli altri interventi del PRAF».
I tagli penalizzano la capacità di spesa – Nel dettaglio il portafoglio regionale passa da una capacità di spesa di 2,2 miliardi di qualche anno fa a 1,4. Un bilancio dove sanità e sociale pesano, come sempre, per oltre il 67 per cento (6.690 milioni). Queste almeno le cifre di partenza: ci sono infatti partite, risorse e trasferimenti che all’inizio dell’anno non possono ancora essere contabilizzate. Un bilancio dove, sanità a parte, le entrate per coprire la spesa corrente ammontano a 1.440 milioni e 1.743 sono destinati agli investimenti di cui 1.618 coperti da prestiti o mutui.
Tasse ferme e qualche sconto in più – Le tasse non aumenteranno. Anzi in qualche caso ci sono pure buone notizie e diminuiranno. L’addizionale Irpef rimane la stessa. Sull’Irap, l’imposta sulle attività produttive, sono confermate le agevolazioni per start up e imprese innovative così come avrà uno sconto (0,5 punti in meno) chi toglie le slot macchine dai propri esercizi. Al contrario avrà un’aliquota maggiorata di 0,3 punti chi le tiene. In conseguenza della riforma dell’Irap decisa dal governo e dal parlamento – con quanto speso per gli stipendi che andrà tolto dalla base su cui viene pagata la tassa – molti pagheranno di meno. Il bilancio regionale dovrà rinunciare ad una cinquantina di milioni sui 150 finora incassati dalla parte ‘manovrabile’ della tassa: il resto dell’imposta ‘regionale’, la parte più grossa – finisce invece in un fondo statale che serve a finanziaria la sanità. Buone nuove anche sul bollo auto: nel 2015 viene reintrodotta un’esenzione di tre anni sui veicoli oggetto di trasformazione da benzina a Gpl o metano. Sconti anche per le aziende di autonoleggio. Si conferma l’impegno a sostenere la lotta all’evasione fiscale e all’illegalità.