L’atto, primo firmatario Leonardo Marras (Pd) ma sottoscritto da tutti i gruppi, è stato illustrato in aula da Marco Niccolai (Pd). Il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani ha annunciato che convocherà il presidente regionale di Poste
La Giunta regionale dovrà «proseguire ancora più incisivamente, attivandosi nelle opportune sedi istituzionali, nei confronti del Governo e di Posta italiane e coinvolgendo anche i parlamentari toscani, nell’azione di contrasto» al piano che prevede la chiusura di 59 uffici postali e la riduzione di orario in altri 37 uffici. È quanto chiede il dispositivo finale della mozione, primo firmatario Leonardo Marras (Pd) ma sottoscritta da tutti i gruppi consiliari, che il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità. Il presidente dell’Assemblea regionale, Eugenio Giani, ha dichiarato che «per rendere più stringente il lavoro del Consiglio, nei prossimi giorni convocherò il direttore regionale di Poste Spa, per chiedere un impegno che possa scongiurare la chiusura degli uffici postali».
Ad illustrare l’atto è stato il consigliere Marco Niccolai (Pd), che ha ricordato che Poste Spa “stanno riproponendo un piano di soppressione praticamente analogo a quello dei mesi scorsi, quando si prevedeva il taglio di 74 uffici”. Oggi, ha spiegato Niccolai, il nuovo piano “prevede la chiusura di 59 uffici, tutti dislocati in territori montani, agricoli o disagiati, producendo così, in molti casi, la soppressione dell’ultimo presidio di tipo pubblico in quelle zone della Toscana e provocando disagi nella popolazione, soprattutto per gli anziani”. Il piano prevede inoltre la riduzione di orario per altri 37 uffici postali.
Fonte: Il Parlamento della Toscana