Il Governo Meloni rintroduce i voucher lavoro già con la legge di Bilancio 2023. Il Decreto Lavoro approvato da meno di un mese amplia la soglia di utilizzo per le aziende fino a 15 mila euro annui. Ma mancano le istruzioni Inps
Il Governo Meloni rintroduce i voucher lavoro già con la legge di Bilancio 2023. Il Decreto Lavoro approvato da meno di un mese amplia la soglia di utilizzo per le aziende fino a 15 mila euro annui. Ma mancano le istruzioni Inps, che saranno divulgate a breve.
VOUCHER LAVORO 2023, TORNANO I BUONI PER LE PRESTAZIONI OCCASIONALI. I voucher lavoro per pagare i lavoratori tornano ufficialmente in vigore dopo circa 6 anni dall’abolizione. La reintroduzione è stata già ufficializzata con la legge di Bilancio, e con l’approvazione del Decreto lavoro il 1° maggio scorso, è stata innalzata la soglia di utilizzo di per le aziende. Da quest’anno il tetto a cui fare riferimento è 15 mila euro annue in prestazioni occasionali, tanto quanto un reddito di un lavoratore. Ciò significa che i buoni per le prestazioni occasionali potranno essere utilizzati molto più diffusamente, incidendo in maniera determinante sulla precarietà e sul mercato del lavoro in generale.
VOUCHER LAVORO 2023, SI ATTENDONO LE ISTRUZIONI INPS. Per sapere nel dettaglio come usufruire dei voucher bisogna aspettare la circolare attuativa dell’Inps, che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. Intanto con la definizione delle linee generali da parte del Governo, la parte datoriale è in attesa di poter applicare le nuove prescrizioni normative. I buoni lavoro possono essere utilizzati dai datori per pagare delle prestazioni occasionali, svolte in maniera discontinua.
VOUCHER LAVORO SOLO SE COLLABORAZIONE SALTUARIA. ECCO I SETTORI IN CUI SONO AMMESSI E I REQUISITI DELLE AZIENDE. Il Governo ha previsto un limite nell’utilizzo dei voucher ad alcuni settori specifici: lavoro domestico, agricoltura, alberghi, bar, ristorazione, servizi alla persona, discoteche e sale da ballo. Per questi il tetto annuo dei buoni erogati ai lavoratori (in totale) non deve superare i 10mila euro.
Per altre categorie, invece, si può arrivare a 15mila euro. In questa categoria ci sono: gli stabilimenti termali, congressi e parchi divertimento. Queste stesse aziende, però, dovranno avere almeno 25 dipendenti a tempo indeterminato per utilizzare i voucher. Attenzione anche all’agricoltura: qui il limite è sempre 10mila euro, ma anche 45 giornate lavorative in un anno. il lavoro deve essere saltuario.
VOUCHER LAVORO, LE NORME PER IL SINGOLO LAVORATORE. Per quanto riguarda il singolo lavoratore con i voucher si può raggiungere un reddito massimo di 5mila euro l’anno. Se consideriamo che i buoni lavoro sono da 10 euro l’ora (il netto è 7,50), significa che è possibile lavorare un massimo di 500 ore in questa modalità. Spacchettandoli in una giornata tipo da 8 ore si arriverebbe a 62 giorni di lavoro eventuali. L’obiettivo degli organismi di vigilanza e controllo sarà quello di impedire quanto accadeva in passato. Ovvero che non si finisca per impiegare il lavoratore solo per poche ore al giorno sulla carta, per farlo poi restare molto più a lungo.
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