Una buona annata per l’olio: questo in sostanza quello che prevede per la Versilia l’agronomo della Cia Versilia Massimo Gragnani (foto a destra). Del resto, dopo un anno pessimo come il 2014, che passerà alla storia come una delle annate peggiori, per gli agricoltori della Versilia, avere un anno buono era fondamentale.

E così è stato, sia in termini di qualità che di quantità. «L’attacco della mosca olearia – dice Gragnani – devastante nel 2014, quest’anno è stato più contenuto. Chi ha fatto i trattamenti corretti potrà ottenere una buona produzione, anche se, complessivamente, vi saranno zone che delle difficoltà.

Tornerà, invece, ad essere quello tradizionale, il tempo della raccolta, proprio grazie alle condizioni climatiche che hanno consentito una maturazione nei tempi giusti. «Prima si raccoglie, comunque, meglio è – consiglia l’esperto Cia – in quanto ne va della qualità dell’olio prodotto». E, infatti, buona parte dei frantoi hanno anticipato a metà ottobre l’apertura.

Intanto, è già iniziata – e finita – la vendemmia e, quindi, si può fare una previsione sulla qualità del vino versiliese: «Devo dire – afferma Gragnani – che per il vino questa è senza dubbio una buona annata. Le temperature elevate hanno favorito la qualità, agendo sul grado zuccherino e, a livello fitosanitario, non si sono verificate particolari emergenze. Certo, la Versilia non è terra di vini rinomati – conclude l’agronomo – ma resta una piccola produzione diffusa che quest’an no ci farà assaggiare un buon vino versiliese».


Tratto da Dimensione Agricoltura n. 10/2015