Nell’attuale contesto politico, caratterizzato da spinte populiste e influenze esterne come il cosiddetto “tsunami Trumpista”, il rischio di trascurare questioni essenziali come la distruzione della sanità pubblica è sempre più concreto. Questo scenario mette a rischio la salute dei cittadini, specialmente delle fasce più deboli, rendendo l’accesso alle cure una questione di sopravvivenza.
Giancarlo Innocenti, Presidente ANP-CIA di Grosseto, ha dichiarato: “Pensare che la sanità privata possa risolvere i problemi del sistema sanitario pubblico è un’illusione perversa e anticostituzionale, che mina i diritti e la dignità di tutti noi.”

Il 22 febbraio, a Firenze, si è tenuto un importante evento nazionale in difesa del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), al quale hanno partecipato esperti sanitari, accademici, ex parlamentari, sindacati e operatori del settore. Durante l’incontro è stato presentato il “Manifesto per la creazione di un fronte comune a difesa del SSN”.

L’ANP-CIA ha partecipato con Anna Graglia, vicepresidente nazionale, e lo stesso Giancarlo Innocenti. Ad oggi, il Manifesto ha ottenuto l’adesione di 123 associazioni, di cui 41 nazionali e 82 regionali, distribuite su 15 regioni. L’obiettivo è mobilitare la cittadinanza in vista della “Giornata europea contro la commercializzazione della salute” prevista per il 5 aprile 2025.

Innocenti ha ribadito: “La politica, sia di maggioranza che di minoranza, deve prendersi le proprie responsabilità. Il Manifesto è un forte richiamo a un’azione congiunta e concreta.” L’obiettivo è contrastare la mercificazione della sanità, tutelando il principio costituzionale del diritto a cure gratuite in base al bisogno, finanziate dalla fiscalità generale con criteri di progressività. Il Manifesto ha raccolto ampio sostegno, ma resta fondamentale informare e coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini.

Sulla scia della proclamazione della “Giornata europea contro la commercializzazione della salute”, saranno promosse iniziative nei territori, coinvolgendo associazioni e cittadini, affinché la difesa del SSN trovi eco anche nelle istituzioni politiche.

“Siamo particolarmente preoccupati dalla minaccia dell’autonomia differenziata, in particolare dal Decreto Calderoli, che potrebbe compromettere ulteriormente l’universalità e l’equità del sistema sanitario,” ha aggiunto Innocenti. Nonostante la bocciatura del decreto da parte della Corte Costituzionale, il governo non sembra intenzionato a fermarsi, aumentando il rischio di disuguaglianze sociali, soprattutto nelle zone meno servite.

La situazione è particolarmente critica nella Maremma, un’area scarsamente abitata e distante dai principali servizi. I pensionati che vivono in queste zone si trovano spesso isolati, con difficoltà ad accedere ai servizi sanitari di base. In alcune aree, la connessione internet è instabile o inesistente, il che rende ancora più complessa la gestione quotidiana per le persone anziane, che hanno maggior bisogno di assistenza sanitaria.

L’ANP-CIA continuerà a battersi per un sistema sanitario pubblico, equo e accessibile, promuovendo iniziative locali per informare e mobilitare i cittadini in difesa del diritto alla salute, garantito dalla Costituzione.