La nuova organizzazione riunisce Cia Pistoia e Cia Firenze-Prato
Sono oltre 4.500 gli agricoltori che la fusione tra Cia Pistoia e Cia Firenze-Prato porta in dote alla Cia Toscana Centro. Sandro Orlandini è il neo presidente, mentre Sandro Piccini è stato nominato direttore. Tra i punti del programma il supporto agli olivicoltori nella sfida della qualità e innovazione e aiuti alla viticoltura per rivitalizzare i consorzi. Attenzione anche al florovivaismo (con un piano per salvare le sorti delle piccola e media impresa vivaistica) e agli agriturismi.
Sull’olivicoltura “gelate tardive, colpi di calore primaverili ed estati troppo umide -affermano Orlandini e Piccini- hanno portato un forte ridimensionamento produttivo. Proprio quando, nonostante i costi di produzione spesso ancora troppi alti, c’è una domanda disponibile a riconoscere agli oli di qualità prezzi remunerativi”. Non mancano i problemi anche riguardo alla viticoltura: ”I consorzi -spiegano Orlandini e Piccini- non possono essere visti solo come una gabella dai produttori, ma devono essere a fianco del mondo della produzione per stabilizzare i prezzi, rendere remunerativo il prodotto vino e consentire alle nostre imprese di essere in grado di sostenersi economicamente”.
Secondo il presidente di Cia Toscana Luca Brunelli “la creazione di Cia Toscana centro è una razionalizzazione che consente economie di scala e di rafforzare l’offerta di servizi qualificati ai soci, con benefici anche sul livello politico-sindacale”.
Fonte: Cia Toscana Centro (Firenze, Prato, Pistoia)